Fino ad oggi sono state fatte 9 convocazioni di consigli comunali, di cui 3 per le interpellanze.
Nelle 6 convocazioni sono stati messi all’ordine del giorno 26 argomenti di cui 17 per atti dovuti (scadenze obbligatorie o proroghe di delibere esistenti) e solo 2 per argomenti per atti non di ordinaria amministrazione: il regolamento edilizio (che era nel cassetto da prima delle elezioni del 2017) e il Consiglio Comunale dei Ragazzi (che però è una ri-edizione di quello dello scorso anno) e gli altri 7 argomenti sono state mozioni (2 della maggioranza e 5 della minoranza).
Cosa ci dicono questi dati?
Che il consiglio comunale che dovrebbe essere il centro della discussione politica, quella vera, ampia che riguardi i progetti per la città, è ridotto al ruolo di un approvatore di varianti e atti di spiccia amministrazione, mentre i progetti, quelli veri, o non si fanno o si discutono “nelle segrete stanze”, senza il contributo dei rappresentanti dei cittadini.
Il vero problema che vogliamo segnalare è che questa amministrazione non ha progetti di vera innovazione, pluriennali, di impatto sulla città che richiederebbero un passaggio in consiglio comunale e quindi si va avanti con un consiglio comunale al mese per discutere gli obblighi di legge e le scadenze.
E’ un peccato per Lissone è uno schiaffo alla democrazia.