Nel corso degli anni che vanno dal 2012 al 2017, con diverse delibere, è stato affidato all’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) di Monza il servizio di raccolta e custodia degli animali d’affezione.
Premesso
E’ riconosciuto il ruolo primario, a livello nazionale, dell’E.N.P.A. (Ente Nazionale Protezione Animali) e l’importante attività svolta dalla Sezione di Monza e Brianza, da lungo periodo, sul territorio della Provincia di Monza e Brianza, sia nell’attività di prevenzione e sensibilizzazione sul randagismo che nel servizio di raccolta e custodia degli animali d’affezione e gestione del canile municipale di Monza;
Che il Comune di Monza ha un contratto di affidamento ad ENPA della concessione e gestione dei suddetti servizi, e che in questo capitolato viene previsto che il Gestore dovrà accogliere all’interno del rifugio, dietro richiesta dei Comuni che si avvalgono di tale facoltà, e alle stesse condizioni applicate al Comune di Monza, gli animali provenienti dai Comuni di Biassono, Brugherio, Cernusco s/N, Cornate d’Adda, Lissone, Macherio, Muggiò, Seveso, Sovico, Vedano al Lambro, Villasanta, Carnate, Mezzago e che il costo annuo del servizio per ogni singolo Comune sarà ottenuto moltiplicando il costo unitario applicato al Comune di Monza nel contratto di concessione – 0,5032 per abitante (dato dal Rapporto tra il corrispettivo annuo offerto in sede di gara e il numero degli abitanti al 31/12/2013 del comune di Monza) – per il numero di abitanti del Comune richiedente il servizio al 31/12 dell’anno;
CONSIDERATO
Che il Comune di Lissone, visto l’elevato numero di abitanti, negli anni di riferimento (2012-2017) ha corrisposto un importo di € 125.017,45
SI CHIEDE
- Di confermare quanto esposto in premessa;
- Di fornire dati relativi il numero di animali che sono stati affidati, anno per anno, ad ENPA;
- Quanti di questi animali affidati erano ancora in carico a ENPA alla fine di ogni anno (e per differenza quanti erano stati adottati da privati cittadini);
- Di sapere se, per evitare gli alti costi proporzionali al numero di abitanti e non agli effettivi affidamenti, è stato fatto o è in corso uno studio per un servizio alternativo a quello consortile per la custodia e l’affidamento degli animali di affezione.