Due giornate di Consiglio Comunale in cui la seconda appariva una seduta piuttosto light perché gli argomenti posti nelle due mozioni della Lega apparivano altamente condivisibili.
Qualcosa di strano era già accaduto nella riunione dei Capigruppo ma la cosa sembrava risolta invece era l’aperitivo di quanto poi successo in Consiglio Comunale ovvero che su un argomento “di sinistra” la maggioranza è divisa.
Sul TTIP (accordo internazionale di cui si sa veramente poco tra USA e Europa) abbiamo sentito di tutto. Chi è contro il TTIP ma non vota la mozione della Lega che chiede chiarezza perché non deve essere l’amministrazione ad usare i mezzi in suo possesso per fare chiarezza, chi prima dichiara di astenersi ma poi a seguito degli interventi confusi di membri della stessa maggioranza decide di votare a favore e poi il “fattaccio”. Si mette in votazione la mozione e sullo schermo appare che i voti favorevoli sono in maggioranza, un attimo di sconcerto, il Presidente che non dichiara chiusa la votazione e un voto di astensione diventa un voto contrario. Morale mozione bocciata. Dirà il consigliere che ha fatto pendere la bilancia da un lato che il pulsante non funzionava e che quando ha ripreso a funzionare ha espresso il voto sfavorevole. Mah. Però tutti hanno visto che il sistema di voto funzionava bene e che il voto ha cambiato colore. Succede.
Il secondo argomento era da “scuola materna” forse se discusso li sarebbe stato approvato in 5 minuti.
Chi dovrebbe essere contrario che il sito del Comune pubblichi i bandi che interessano aziende, cittadini e associazioni? In teoria nessuno. Ma la maggioranza propone un emendamento che, come al solito, elimina delle date certe per la realizzazione, e poi chiede di sostituire la lista dei bandi con un link al sito della Regione Lombardia. La differenza? Sostanziale, primo perché sul sito della regione di trova di tutto (dal bollo auto alle delibere di consiglio regionale) mentre questa mozione proponeva una lista di bandi di interesse, secondo perché a nessuno serve usare il link della Regione Lombardia dal sito del comune: chi vuole vedere il sito della regione vi accede direttamente.
Tanto logico che il “navigato” Zagari chiede una sospensione in modo che la maggioranza prenda in considerazione la possibilità di ritirare l’emendamento.
Quando la maggioranza rientra e Zagari impacchetta le sue cose e se ne va capiamo che la proposta intelligente non è passata. Emendamento non ritirato e a questo punto la Consigliera Ronchi, giustamente, ritira la mozione. Non se ne fa niente.
Intanto artigiani, commercianti, cittadini e associazioni che vogliono vedere se ci sono dei bandi per loro, lo possono fare ma senza l’aiuto dell’amministrazione.