In quest’articolo sulla digitalizzazione della pubblica Amministrazione si evidenzia un ben noto problema: che le PA non sanno adeguarsi al cambiamento digitale, lo temono e ogni volta che si propongono questi cambiamenti preferiscono trovare le argomentazioni per non fare le cose piuttosto che le soluzione per realizzarle.
Dal protocollo informatico a eIDAS, tutti gli obblighi per le PA – di Paolo Catti, associate partner P4I, Partners4Innovation
Tuttavia, nonostante le evoluzioni tecnologiche e normative a guardare le PA, e provando a farlo un po’ da vicino, ma anche cercando una lettura d’insieme, sembra mancare ancora qualcosa: molte PA – forse la maggioranza – non sembrano prossime alla metamorfosi digitale. Che cosa manca, quindi, a questa grande rivoluzione per la PA digitale? Si direbbe che manchi la PA. Non tutta, capiamoci; ma tanta, tantissima PA sembra ancora lontana dall’essere in procinto di diventare digitale. Quante PA hanno seriamente adattato o meglio ancora ridisegnato i propri processi per introdurre la digitalizzazione dei loro documenti? Quante sanno che questo percorso, tutt’altro che banale, ha scadenze chiare e sfidanti? Quante stanno già usando bene il protocollo informatico? Nel cambio in atto di alcune regole del gioco, per esempio quelle ridefinite dal regolamento europeo eIDAS – che sovrasta le norme nazionali – che cosa è destinato a cambiare, rispetto a oggi? Se regole e tecnologia ormai “ci sono”, che cosa manca?