A Febbraio 2012 il consigliere del Listone Roberto Beretta aveva presentato una interpellanza formale in cui, preso atto che in 7 scuole lissonesi si svolgono attività nei seminterrati si chiedeva, vista la normativa vigente, che venissero effettuate misurazioni del gas radioattivo, il Radon, che può avere effetti molto nocivi soprattutto sui più giovani, e se l’amministrazione avesse preso qualche precauzione in merito. Il Listone aveva anche ufficialmente offerto la consulenza gratuita di un professore universitario di geologia, lissonese, dotato dell’apposita attrezzatura per effettuare le misurazioni. L’amministrazione precedente non aveva dato seguito alla richiesta.
Oggi, l’Agenzia regionale per l’Ambiente ha risposto imponendo al Comune di effettuare le misurazioni in modo da escludere la presenza di gas radon in proporzioni nocive. Cosa che l’Ufficio Lavori Pubblici ha prontamente disposto, per la cifra di circa 7.000 euro e con l’obiettivo di arrivare “tranquilli” alla riapertura delle scuole a ottobre.
Perfetto, cos’è che non va? Due cose:
1) Che in campagna elettorale il Listone offriva gratuitamente il servizio consulenziale gratuito, oggi che comandano, scusate che amministrano loro, lo stesso servizio ci costa 7.000€
2) Dal sito www.radon.it si deduce che si può acquistare il kit di rilevazione del Radon a € 36 + IVA e il Manuale d’uso a 18€ + IVA. Le stesse apparecchiature possono essere anche noleggiate. Possibile che un Comune con 200 dipendenti non possa acquistare le apparecchiature e farsi le rilevazioni “in casa” e non sperperare 7.000€? O perlomeno fare delle rilevazioni per meno di 100€ e nel caso le soglie risultino superate fare intervenire dei professionisti?