Seppur entrato di recente e abbastanza prepotentemente nell discussioni su beni comuni, scarsità di risorse e partecipazione, il crowdfunding civico, tecnicamente, non si discosta molto dalle collette per la festa patronale o per il monumento in piazza centrale. Non è un caso infatti che gran parte degli addetti ai lavori citino, tra gli antesignani, la Statua della Libertà e la mega-colletta che nel 1884 ne rese possibile l’erezione a simbolo della Grande Mela.
Il il crowdfunding è un processo di raccolta fondi dal basso, orientato a realizzare un progetto attraverso il coinvolgimento del pubblico che si identifica nei sui intenti (per intenderci: dal lancio di una start-up alla realizzazione di un evento all’incisione di un cd). In particolare, il crowdfunding civico è legato a cause comuni, per cui le conseguenze positive non si limitano all’individuo, quanto piuttosto a una società che condivide cultura e valori.
Ad esempio a Bologna 448 tra persone, aziende e organizzazioni hanno già fatto Un Passo per San Luca, donando dai dieci euro in su (oltre 132mila euro in totale ad oggi) per il restauro del portico più lungo al mondo. “Non si tratta solo di raccogliere fondi, ma di dare a tutti la possibilità di contribuire, di fare del portico di San Luca un luogo al centro della vita sociale e culturale della città”, spiegano dal Comune di Bologna e Comitato per il restauro del Portico di San Luca, promotori del progetto in collaborazione una piattaforma di crowdfunding territoriale.
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