La Regione Lombardia ha reso noto i dati sui medici, anestesisti e personale infermieristico obiettori di coscienza nella pratica delle interruzioni di gravidanza volontarie: mediamente due ginecologi su tre sono obiettori di coscienza.
La Lombardia non è in testa a questa classifica; è preceduta da Basilicata (85%), Campania (84%), Molise (85%) e Sicilia (80%).
Nella classifica lombarda il risultato più significativo è quello dell’AO S. Gerardo con obiettori ginecologi all’80%, anestesisti al 91,2% e personale infermieristico al 75%.
Rendere più difficile l’accesso a questa pratica contraria a principi cattolici è una delle opzioni, sicuramente la più semplice ma non la più economica, a noi piacerebbe che questo fenomeno fosse ridotto con una maggiore informazione sulle possibilità che offre la legge e quindi con un sostegno forte alle associazioni e ai centri di aiuto alla vita.