Dal 2008 il Comune di Lissone ha un “Regolamento per il conferimento degli incarichi professionali ad Esperti Esterni all’Amministrazione che disciplina l’affidamento degli incarichi di lavoro autonomo o altre forme di collaborazione con soggetti esterni all’Amministrazione sia di natura coordinata e continuativa che di natura occasionale.
Visto che l’Amministrazione è cambiata e da allora i conferimenti sono parecchi e non tutti attraverso dei bandi di selezione, ci chiediamo come viene fatto rispettare, per garanzia nei confronti dei cittadini, l’Art. 10 – Divieti e limiti per l’affidamento di incarichi
1) Non possono essere conferiti incarichi esterni a professionisti o studi associati i cui componenti siano:
a) dipendenti in servizio presso il Comune anche in regime di part-time;
b) soggetti che abbiano, senza giustificato motivo, rinunciato ad altro incarico conferito dall’Amministrazione Comunale;
c) soggetti che abbiano commesso gravi negligenze, ritardi o inadempimenti, debitamente contestati, in precedenti incarichi conferiti dall’Amministrazione comunale;
d) soggetti che abbiano un contenzioso in corso con l’Amministrazione Comunale, ad eccezione di quello tributario;
2. Sono altresì incompatibili con l’assunzione degli incarichi di cui al presente regolamento, fatta salva la normativa generale comunque prevista in relazione ai cumuli e alle incompatibilità:
– conviventi, parenti o affini sino al quarto grado, del Sindaco, degli Assessori e dei Consiglieri Comunali;
– rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende e Istituzioni;
– dipendenti del Comune, delle proprie Aziende Speciali e delle Società con prevalente capitale del Comune, collocati in aspettativa;
La domanda all’Assessore alla Trasparenza è semplice: quali sono le misure intraprese per verificare il rispetto di questo articolo del regolamento? Autocertificazione? Controllo tecnico? Altro? Può l’Assessore garantire ai cittadini che nessun incarico ha violato la norma?