I giornali ne hanno già parlato: la nostra Amministrazione ha messo a bilancio 2012 620.000€ di entrate per violazioni al codice della strada. La cifra è il doppio di quella prevista negli anni precedenti ma, si sa, in periodi di minori trasferimento dallo Stato se si riesce a spillare qualcosa in più ai cittadini, tutto fa brodo.
L’articolo 208, comma 4, del decreto legislativo 30 aprile 1992 n. 285, prevede in ogni caso che il 50% dei proventi di queste entrate (310.000€) abbia una destinazione prestabilita.
Leggendo la delibera 256 riteniamo che sia stato fatto un errore formale che potrebbe inficiare la delibera stessa: infatti le destinazioni previste dal comma 4 lettera b) (che non devono essere inferiori ad un quarto della quota – ovvero un quarto di 310.000 = 77.500€) facendo bene i conti ammontano a 50.000€ e quindi non rispondenti ai dettami della legge.
Tra l’altro alla delibera è associato il parere favorevole sia tecnico che contabile.
Ce lo spiegate?