Perchè la Giunta ha rinunciato a chiedere 392.000€ di penali?
Pubblicato il 27 dicembre 2018Questa è la domanda, per ora senza risposta, che è stata l’oggetto della discussione nel Consiglio Comunale del 20 Dicembre.
Premesso che a Ottobre i consiglieri di minoranza hanno presentato una mozione per istituire una commissione di indagine e controllo sullo spostamento del Cogeneratore (quello che ora è in via Perosi e originariamente doveva essere interrato nello spazio antistante le case Aler del quartiere Don Moscotti) che la maggioranza non ha approvato, adducendo, tra l’altro, che la documentazione è disponibile e la commissione è inutile e causerebbe un sovraccarico degli uffici senza portare nessun fatto nuovo rispetto alla documentazione esistente.
La documentazione l’abbiamo chiesta subito ma è arrivata senza la relazione sui 476 giorni di ritardo, essenziale per stabilire la legittimità della mancata richiesta delle penali contrattuali (circa 392.000€), che era uno degli scopi precipui della commissione di indagine e controllo.
La richiesta era di produrre una relazione dettagliata settimana per settimana delle azioni fatte dagli uffici del Comune di Lissone per la gestione di questo progetto a partire 30/9/2015 (data ultima proroga) al 27/2/2017 (data verbale di fine lavori) e riferire al consiglio comunale.
La richiesta aveva uno scopo fin banale: capire se il ritardo era causato da ritardi degli uffici comunali, allora il costruttore aveva tutti i diritti di non essere aggravato delle penali, ma se i ritardi erano imputabili al costruttore le penali andavano richieste.
La richiesta di avere questa relazione è stata respinta.
Quindi non sapremo mai cosa è successo in quei 476 giorni e non sapremo mai perché non sono state richieste?
Neanche per idea: chiederemo incontro specifici ai dirigenti e funzionari coinvolti nel progetto per appurare come mai si è rinunciato a 392.000€ di soldi dei lissonesi.
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