Chiunque accede al servizio del Comune per i certificati online presume che, come in tutti i servizi online al mondo, una volta l’utente è identificato, una apparecchiatura informatica gestisca la richiesta e senza l’ausilio di persone, la evada.
Così è, ad esempio, per il bancomat e per tutte le prenotazioni di treni, aerei e visite mediche.
Pensate che se non fosse cosi tutti quei servizi online a cui ormai siamo abituati dovrebbero avere dietro una persona che conta i soldi e poi li passa attraverso la “buca” del bancomat o c’è un bigliettaio che fa il biglietto e poi lo spedisce a casa. Pensate alle inefficienze che si genererebbero ma che, in generale, sono risolti con un sistema “end-to-end” informatico.
A quanto pare, ma visti i tempi per l’evasione di una richiesta (2 o 3 giorni) ci sembra un’ipotesi realistica, sembra che i certificati online del Comune stravolgono le regole: l’identificazione e la richiesta è online, ma il servizio è svolto da un impiegato che prepara il certificato e lo manda al richiedente via posta elettronica. E’ vero o ci sbagliamo?
Se non ci dovessimo sbagliare, che necessità c’era di creare una infrastruttura tecnologica solo per il riconoscimento?
Misteri della scienza.