Avevamo sperato che le nostre previsioni poco ottimistiche sul futuro di Progetto Lissone fossero sbagliate ma oggi leggiamo che, purtroppo, Progetto Lissone, Società Partecipata al 56% dal Comune,  si avvia verso il fallimento.

Il CDA insediato a fine Luglio ha dovuto prendere atto che le previsioni (pomposamente chiamate Business Plan o Piano Industriale) fatte dal precedente CDA siano state completamente disattese dai fatti. E’ un grande smacco per la città che avrà sicuramente ricadute sulla immagine di Lissone.

Se si dichiarerà il fallimento verrà insediato un curatore che individuerà le responsabilità civili e penali.

Sicuramente riguardo agli ultimi 196.000 euro che il Comune ha deliberato per la ricostituzione del capitale (stessa cifra più o meno versata anche da 68 soci) vediamo perlomeno una colpa di questa Amministrazione: la leggerezza nel prendere per buono un piano industriale per cui sarebbe bastata una piccolissima esperienza di management aziendale e una analisi delle opportunità di fatturato che erano state esposte, per intuire e capire che il tutto non poteva essere realistico.

INGENUITA’ MANIFESTA.

Come si può pensare che in un momento di crisi il fatturato 2012 venisse incrementato del 50%?

Come non si è potuto considerare i pareri sfavorevoli della Corte dei Conti, dei Revisori di Progetto Lissone e i Revisori del Comune?

Viste queste premesse noi il finanziamento non l’avremmo votato (anche se il nostro rappresentante fosse stato presente) perchè rappresentava un inutile sacrificio senza certezze e proposto in maniera che non offriva le opportune garanzie.

Bisogna però pensare al domani, al futuro delle imprese artigiane locali che hanno creduto in questa forma di associazionismo e rilanciare il marchio “Lissone Centro Italiano del Mobile e del Design”. Tutti dovrebbero dare un contributo per poter trasferire questa forma in un’altra che possa portare avanti lo spirito originario su cui era nato Progetto Lissone così come è scritto nello Statuto.