Oggi ricorre l’anniversario dell’uccisione da parte di terroristi della Brigate Rosse del Maresciallo Valerio Renzi che come era sua usanza, la mattina del 16 luglio 1982 si recò da solo, con la sua Alfetta di servizio, presso l’ufficio postale di Lissone per ritirare la corrispondenza.
Girato l’angolo attorno all’edificio, a sua totale insaputa soggetto ad un “operazione di esproprio proletario”, veniva accolto da raffiche di Kalashnikov provenienti da lati diversi della strada e dell’edificio. Renzi riusciva ad aprire la portiera ma continuarono le raffiche. L’auto, ormai incontrollata proseguiva ancora da sola la sua corsa, mentre un componente del comando delle BR lo “finiva” a colpi di pistola.
Contiamo in un ricordo ufficiale nel Consiglio Comunale del prossimo 18 Luglio per far capire che il sacrificio di chi ha pagato con la vita la scelta di servire lo Stato sia di esempio per le generazioni future.