Leggendo la delibera di giunta n. 57 del 13/02/2013 non possiamo non notare una bizzarria tipica della Pubblica Amministrazione. Diciamo subito che non è il Comune che l’ha decisa ma fa capire quanto la Pubblica Amministrazione richieda una riforma profonda della stessa portata di quella che sarebbe necessaria alla politica in generale.
L’art. 92, comma 5, del D.lgs n. 163/2006 prevede che se a un dipendente comunale, che ha già un suo regolare stipendio, gli si affidano degli incarichi di progettazione si debba corrispondere un incentivo. Sarebbe come dire che il garzone della salumeria se oltre ad affettare il salame lo deve anche incartare bisogna dargli un extra. Ridicolo!
In termini di principio, l’unica cosa che si può imputare all’amministrazione comunale è la misura dell’incentivo, perché la legge di cui sopra parla di “una somma non superiore al due per cento” mentre il Comune, nella delibera, dice “è prevista la corresponsione di un incentivo pari a 2%”.
Se si volesse davvero superare questa bizzarria amministrativa si sarebbe potuto anche dare un incentivo più basso.
Prevediamo già cosa ci diranno (si tratta solo di 1.300€) ma sapete quanto farebbero comodo 1.300€ a delle associazioni che operano nel sociale?