Raccolta e custodia animali di affezione
Pubblicato il 17 giugno 2022INTERPELLANZA PROT. 66420 RACCOLTA E CUSTODIA ANIMALI DI AFFEZIONE_
(2) RISPOSTA A INTERPELLANZA PROT. 66420
Commenti disabilitati su Raccolta e custodia animali di affezione
INTERPELLANZA PROT. 66420 RACCOLTA E CUSTODIA ANIMALI DI AFFEZIONE_
(2) RISPOSTA A INTERPELLANZA PROT. 66420
INTERPELLANZA_PROT._11347_CONTESTAZIONI_CONCESSIONARIO_SOSTA
Cosa sono gli Ambiti di Trasformazione in un Piano di Governo del Territorio (PGT)?
L’uomo della strada direbbe: vecchi edifici che devono essere recuperati. A Lissone vi sono stati tanti esempi tra cui il più recente è il recupero dell’area ex Motta.
Se ricerchiamo una definizione su internet troviamo: Parti del territorio poste entro il tessuto urbano esistente, caratterizzate dalla presenza di strutture ed edifici dismessi nelle quali si può procedere a radicali interventi di ristrutturazione del tessuto edilizio ed urbanistico.
Se poi andiamo in un PGT di una grande città (Milano) troviamo: Nel Documento di Piano (DdP) del PGT sono individuati i c.d. ambiti di trasformazione, suddivisi in urbani (ATU) e periurbani (ATP), ovvero aree dismesse o in via di dismissione da riqualificare (quali scali ferroviari, caserme) la cui riprogettazione sia di interesse per l’intero territorio di Milano.
Quindi mi sembra che tutti siamo d’accordo e non si può sbagliare: gli ambiti di trasformazioni sono edifici dismessi che possono essere recuperati a fini abitativi o commerciali.
Tutti tranne il PGT di Lissone varato dalla Giunta Monguzzi, che al grido “consumo di suolo zero” cosa hanno fatto nel 2014? Hanno reso edificabili terreni verdi (due dei quali dove cresce rigoglioso il “furmenton” ovvero il granoturco) facendoli passare per ambiti di trasformazione. Le due schede allegate lo dimostrano (una è la zona di fronte alla Chiesa del CIM e l’altra in Viale della Repubblica / via Cadore).
In Consiglio Comunale ho chiesto che queste schede vengano tolte dagli ambiti di trasformazione e vengano inserite nel Piano delle Regole / Piani dei Servizi e la smettano di dire che a Lissone ”loro” non fanno costruire.
A settembre 2018 avevamo fatto una mozione, a Ottobre tutti i gruppi consiliari avevano fatto un sopralluogo per la verifica sulle opere strutturali richieste e il relativo stato di avanzamento.
Questo era quello che era emerso:
Avevamo fatto notare all’assessore Nava, che aldilà degli impegni a sistemare la situazione, mancava un piani con date e priorità.
Infatti, oggi 28 Maggio 2019 (dal Giornale di Monza):
Le conclusioni.
Sommando tutti gli affidamenti in economia (diretti, cottimo fiduciario e in adesione ad accordo quadro – quelli con la maggior discrezionalità) si arriva a € 8.564.831,03 corrisponde al 76% del totale degli affidamenti, contro i € 5.658.817,92 del 2017.
Le aziende lissonesi hanno affidamenti per € 840.577,24 contro i € 1.293.427,89 del 2017, pari a circa il 10% di tutti gli affidamenti in economia (nel 2017 era il 21%) e in termini numerici su 742 aziende in queste categorie quelle lissonesi sono 106 (ovvero il 14%).
Nel 2017 le aziende erano 684, quelle lissonesi 128, pari al 19%
Ormai sono 3 anni che analizziamo i dati degli affidamenti e il dato oggettivo che esce è che in tutti questi anni alle aziende lissonesi vengono fatti affidamenti in diretti in economia in misura sempre minore che non a quelle non di Lissone. A fronte di un aumento di spesa di circa 3m€ in più, le aziende lissonesi a cui vengono affidati i lavori per affidamento diretto sono diminuite in valore numerico (106 nel 2018 e 128 nel 2017) che in valore monetario (€ 840.577 nel 2018 contro € 1.293.427 del 2017).
L’altro dato eclatante è che il valore medio di fornitura per ogni azienda nel 2018 è stato € 15.000 ma lo stesso valore medio affidato alle aziende di Lissone è stato € 9.500.
Poi, in ultimo, un dato su cui riflettere: su 57 aziende che hanno avuto affidamenti in virtù di un accordo quadro fatto con il Comune, solo 1 è di Lissone.
Un appello a tutti, Assessore Merlino, Commissione Commercio, Associazioni di categoria bisogna pensare di attuare misure di sensibilizzazione per permettere alle nostre aziende di accedere a tutti gli strumenti disponibili (Bandi di gara, accordi quadro, ecc)
In tutto il 2018 risultano affidamenti per € 11.284.202,31 (mentre nel 2017 erano € 10.561.371,30) di cui:
(continua)
Come ogni anno, anche per il 2018, abbiamo analizzato i dati degli affidamenti di servizi, forniture e lavori. In tutto il 2018 risultano affidamenti per € 11.284.202,31 (mentre nel 2017 erano € 10.561.371,30).
Oggi pubblichiamo una legenda per far capire meglio le tipologie di affidamenti fatti dal Comune di Lissone nel 2018.
Domani pubblicheremo tutti i dati numerici degli affidamenti.
Giovedì le nostre conclusioni
Gli affidamenti del 2018 sono stati fatti con con le seguenti procedure:
(continua)
Un paio di giorni fa, il 7 Maggio, il Presidente Mattarella ha parlato ad un convegno sulla Trasformazione Digitale nella pubblica amministrazione. Qualche spunto:
“La mancanza di alfabetizzazione digitale porta a diffidenza o a resistenza verso le novità tecnologiche e a volte ritarda la possibilità di migliorare la qualità della vita mediante l’uso dei servizi digitali già disponibili, evitando o eliminando tempi di accesso e di attesa agli sportelli”.
“L’interazione digitale deve rappresentare una opportunità, non una difficoltà o, peggio, essere vissuta da parte dell’utente come una opportunità, non una difficoltà o, peggio, essere vissuta da parte dell’utente come una vessazione, con risultati paradossali o drammatici”.
“Appare necessario riprogettare la Pubblica Amministrazione in un mondo digitale, a servizio del cittadino”